Proseguire oltre i 2 anni di vita aumenta l’incidenza di problemi ai denti
Fino a quale età bisogna proseguire con l’allattamento al seno? Negli ultimi anni si è sempre più diffusa la teoria secondo cui nutrire il piccolo con il latte materno fino ai mille giorni di vita (circa 3 anni) sarebbe la scelta migliore per proteggere la sua salute.
Tuttavia, un nuovo studio solleva qualche dubbio a tal proposito.
Pubblicata sugli Annals of Epidemiology da un gruppo di ricercatori guidato da Benjamin Chaffee dell’Università della California di San Francisco, la ricerca ha svelato che proseguire con l’allattamento al seno oltre i 2 anni di vita del piccolo minaccia la salute dei suoi denti.
Lo studio ha coinvolto 458 bambini, e dai dati raccolti è emerso che al termine dello studio circa il 40% dei bambini allattati al seno tra i 6 e i 24 mesi di vita avevano delle carie.
Questa percentuale saliva al 48% fra i piccoli che hanno continuato ad essere allattati al seno dopo i 2 anni d’età.
Secondo gli esperti è probabile che il fattore maggiormente responsabile di questo fenomeno sia la suzione, che riduce la quantità di saliva che entra in contatto con i denti limitando così la sua azione protettiva contro i batteri e aumentando di conseguenza il rischio di carie.
Per capire cosa succeda esattamente saranno necessari ulteriori studi, ma secondo gli autori questi risultati si pongono a sostegno del parere degli esperti di salute orale secondo cui le mamme dovrebbero evitare di assecondare le richieste dei bambini che vogliono essere allattati al seno dopo la comparsa dei denti.